V Domenica di Pasqua

Siamo giunti alla V DOMENICA DI PASQUA, e ancora meditiamo sull’avvenimento centrale della storia, la Risurrezione di Gesù.
Oggi ascoltiamo una singolare definizione che Gesù ha dato di se stesso.
Era la sera del Giovedì Santo, e spiegava agli Apostoli che li avrebbe lasciati, per tornare al Padre. Vedendo la loro tristezza, li invitò a seguirlo, perché  lui è la VIA, LA VERITA’ E LA VITA.
La prima lettura (atti 6.1-7) ci presenta la Chiesa di Gerusalemme, che si imbatte in un problema organizzativo (la distribuzione quotidiana degli aiuti alle vedove) e lo risolve inventando un nuovo ruolo: quello del Diacono.
S Pietro nella seconda lettura (I Pietro 2,4-9) descrive il ruolo dei cristiani, che sono pietre vive nella Chiesa, nuovo tempio di Dio.
Il Vangelo (Giovanni 14,1-12) ci dice che la fede pasquale non ha nulla a che vedere con i sogni che fanno evadere dalla realtà. Essa orienta verso
il presente e impegna la responsabilità dei credenti, nel mondo e nella Chiesa.